“Annamo, daje Roma”. Il rapporto tra Gigi Proietti e la sua città
Partendo da “La Tosca” di Luigi Magni, film nel quale Gigi Proietti interpreta Cavaradossi e canta la celebre canzone “Nun je da retta Roma”, ripercorreremo il rapporto fra l’attore e la sua città facendo riferimento a film come “Meo Patacca” e “Febbre da cavallo”, ma anche a celebri sketch teatrali come quello di “Poro Toto” e alla sua instancabile attività – nonché enciclopedica passione – di narratore di barzellette. Ricordando, en passant, che Proietti era un attore talmente straordinario da poter sembrare, quando volesse, del tutto “non romano”.
Alberto Crespi
“Poiché l’impero da molti anni era caduto”. La Roma di Elsa Morante
C’è un racconto di Elsa Morante, intitolato, Il mondo Marte è cascato, che parla di una singolare lite tra fratelli che culmina nella spartizione dell’universo. Ma prima di arrivare a dividersi i pianeti, le galassie e l’intero cosmo, Elsa e i suoi fratelli attraversano Roma e si dividono il Colosseo e ogni pietra dell’antica città. Il gioco infantile ricostruisce una topografia urbana dalla quale partire per raccontare la città di questa favolosa scrittrice. «E le facciate dei palazzi dai cornicioni dipinti (…) davano alla città un volto fastoso e vario, che contrastava con la sua condizione attuale. Poiché l’impero da molti anni era caduto».
Vanessa Roghi
Il carattere tipografico romano
Nel 1465 due benedettini tedeschi, Arnold Pannartz e Conrad Sweinheim, imprimono nel monastero di Santa Scolastica, a Subiaco, il primo libro a stampa nella penisola italiana. Johannes Gutenberg dieci anni prima, a Magonza, in Germania, aveva utilizzato caratteri gotici perché la nuova stampa a caratteri mobili doveva risultare indistinguibile dal vecchio manoscritto. A Subiaco, invece, bisognava realizzare dei tipi che richiamassero la scrittura in uso nella Roma dei papi: nasce così il carattere romano.
Alessandro Marzo Magno
I ragazzi di via Panisperna
Si racconta che quando lesse i primi articoli dei ragazzi di via Panisperna, il fisico americano Isidor Rabi, professore alla Columbia University e futuro Nobel, esclamò: “ora dovremo tutti imparare l’italiano”. In quella via del centro di Roma un gruppetto di giovani fisici gettava le basi della fisica nucleare. Un’avventura geniale, forse unica nella storia della scienza, stroncata bruscamente dalla tragedia della dittatura.
Piero Martin
Cacio e pepe. Anatomia di una ricetta
Nel sapore di un piatto che a Roma è diventato un’icona gastronomica si leggono storie di fame e di abbondanza, di popolo e di principi, di una storia segnata per secoli dall’ideologia del privilegio e della distinzione sociale, ma anche dall’incontro e dalla contaminazione fra cultura popolare e cultura di élite. Se sappiamo ascoltarla, la cucina ha molto da raccontare.
Massimo Montanari
Piazza di Pietra
“Perché la stupidità ci domina così tenacemente?” La lezione di Seneca
Annullato
Siamo spiacenti di comunicarvi che la lectio del Prof. Vito Mancuso prevista per questa sera alle ore 20:30 in Piazza di Pietra è annullata per improvvisa indisposizione del relatore al quale auguriamo una pronta guarigione.