22 settembre 2024

Ore 10.30

Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano

“Annamo, daje Roma”. Il rapporto tra Gigi Proietti e la sua città

Partendo da “La Tosca” di Luigi Magni, film nel quale Gigi Proietti interpreta Cavaradossi e canta la celebre canzone “Nun je da retta Roma”, ripercorreremo il rapporto fra l’attore e la sua città facendo riferimento a film come “Meo Patacca” e “Febbre da cavallo”, ma anche a celebri sketch teatrali come quello di “Poro Toto” e alla sua instancabile attività – nonché enciclopedica passione – di narratore di barzellette. Ricordando, en passant, che Proietti era un attore talmente straordinario da poter sembrare, quando volesse, del tutto “non romano”. 

Alberto Crespi

È critico cinematografico, scrittore e conduttore radiofonico.

Ore 12.00

Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano

“Poiché l’impero da molti anni era caduto”. La Roma di Elsa Morante

C’è un racconto di Elsa Morante, intitolato, Il mondo Marte è cascato, che parla di una singolare lite tra fratelli che culmina nella spartizione dell’universo. Ma prima di arrivare a dividersi i pianeti, le galassie e l’intero cosmo, Elsa e i suoi fratelli attraversano Roma e si dividono il Colosseo e ogni pietra dell’antica città. Il gioco infantile ricostruisce una topografia urbana dalla quale partire per raccontare la città di questa favolosa scrittrice. «E le facciate dei palazzi dai cornicioni dipinti (…) davano alla città un volto fastoso e vario, che contrastava con la sua condizione attuale. Poiché l’impero da molti anni era caduto».

Vanessa Roghi

È storica e autrice di programmi di storia per Rai Tre.

Ore 16.00

Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano

Il carattere tipografico romano

Nel 1465 due benedettini tedeschi, Arnold Pannartz e Conrad Sweinheim, imprimono nel monastero di Santa Scolastica, a Subiaco, il primo libro a stampa nella penisola italiana. Johannes Gutenberg dieci anni prima, a Magonza, in Germania, aveva utilizzato caratteri gotici perché la nuova stampa a caratteri mobili doveva risultare indistinguibile dal vecchio manoscritto. A Subiaco, invece, bisognava realizzare dei tipi che richiamassero la scrittura in uso nella Roma dei papi: nasce così il carattere romano.

Alessandro Marzo Magno

È giornalista e scrittore.

Ore 17.30

Piazza di Pietra

I ragazzi di via Panisperna

Si racconta che quando lesse i primi articoli dei ragazzi di via Panisperna, il fisico americano Isidor Rabi, professore alla Columbia University e futuro Nobel, esclamò: “ora dovremo tutti imparare l’italiano”. In quella via del centro di Roma un gruppetto di giovani fisici gettava le basi della fisica nucleare. Un’avventura geniale, forse unica nella storia della scienza, stroncata bruscamente dalla tragedia della dittatura.

Piero Martin

È professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Padova.

Ore 19.00

Piazza di Pietra

Cacio e pepe. Anatomia di una ricetta

Nel sapore di un piatto che a Roma è diventato un’icona gastronomica si leggono storie di fame e di abbondanza, di popolo e di principi, di una storia segnata per secoli dall’ideologia del privilegio e della distinzione sociale, ma anche dall’incontro e dalla contaminazione fra cultura popolare e cultura di élite. Se sappiamo ascoltarla, la cucina ha molto da raccontare.

Massimo Montanari

È professore emerito di Storia medievale all’Università di Bologna, dove ha insegnato per molti anni Storia dell’alimentazione.

Ore 20.30

Piazza di Pietra

“Perché la stupidità ci domina così tenacemente?” La lezione di Seneca

Seneca era stato il numero due dell’Impero e aveva una conoscenza diretta dei meccanismi del potere e della natura degli esseri umani: Roma offriva un repertorio straordinario di caratteri e di atteggiamenti. Le sue analisi non nascevano dunque astrattamente ma a contatto con la più concreta realtà. Per questo pone la domanda che, forse, è la più fondamentale: quella sulla stupidità del genere umano. Ma oltre la domanda egli sa, da vero filosofo, fornire elementi decisivi per la nostra risposta.

Vito Mancuso

È teologo e filosofo.

Come partecipare

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per un ingresso prioritario, registrati sul sito e presentati nei luoghi del festival con un anticipo di almeno 15 minuti.